Sono nato nel 1965 a Treviso e fin da giovane provavo piacere nell’aiutare gli altri. Da piccolo ricordo che cercavo di portare pace quando c’erano conflitti e aiutavo quelli in difficoltà dopo le nostre scorribande da adolescenti.

Al posto del servizio militare mi sono trovato a fare il Vigile del Fuoco, ma finito il mio servizio, sono stato attratto dall’Infermieristica e mi sono iscritto alla Scuola Infermieri Professionali, svolgendo la professione per 18 anni all’Ospedale di Treviso.

Nel 1994, rispondendo a una chiamata del “destino” ho fatto un viaggio in Guatemala, sulla strada dei Maya, e al ritorno da quel viaggio niente è stato più come prima, sono scivolato dentro una grande crisi personale che è divenuta ben presto anche professionale.

L’entusiasmo per continuare a fare l’infermiere in ospedale stava scemando e sentivo l’esigenza sempre più chiara di aiutare le persone in maniera diversa e più mirata. Sono stati anni difficili, perché non avevo un piano preciso, comprendevo solo che l’ospedale non poteva continuare a essere il posto ideale per me.

Mi è stato chiaro che dovevo investire sulla mia formazione e sono stato colpito dalla Biodinamica Craniosacrale, un approccio somatico, una tecnica di ascolto con le mani delicato e non invasivo, ma molto profondo, basato sull’attivazione della Respirazione Primaria.

Così mi sono iscritto nel 1999 a una Formazione Triennale e un giorno, durante uno dei miei primi trattamenti ricevuti, sono entrato in uno stato di così profonda quiete e beatitudine che non avevo mai sperimentato prima. Dopo questa esperienza sono stato bene per giorni, ma mi sono sorti molti interrogativi, soprattutto riguardo a come questo fosse potuto accadere. Ho compreso allora che la Biodinamica Craniosacrale è sì un approccio somatico, ma che non si limita al corpo, va oltre…

Nel 2003 la mia insegnante di Craniosacrale a sorpresa mi ha detto: “Roberto sto fondando una nuova scuola e vorrei che fossi tu ad affiancarmi nell’insegnamento”. Nel mio immaginario non avevo previsto di diventare un insegnante, ma mi sono fidato del suo intuito. Sicuramente lei vedeva qualcosa che io non ero ancora in grado di capire. Alla fine di quello stesso anno ho deciso di lasciare l’ospedale per dedicarmi alla libera professione.

Nel 2009 ho conseguito la laurea in Infermieristica con una tesi sulla disciplina Craniosacrale (“L’infermiere e le cure complementari: il trattamento craniosacrale. “Noi e…”. Rivista IPASVI Treviso – 2011, n.2, p.6-12).